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Coltano: una nuova base militare che chiarisce le priorità del governo

Qualche settimana fa è stato reso pubblico il piano per la costruzione di una nuova base militare nell’area del comune di Coltano (PI), parte del parco naturale di Migliarino-San Rossore. Partiamo dai fatti che ad oggi sappiamo.

Il 23 marzo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un decreto che annunciava la costruzione della nuova base militare. Questa base dovrebbe andare ad ospitare il Gruppo Interventi Speciali (GIS), il reggimento carabinieri paracadutisti Tuscania e il nucleo cinofili dell’Arma dei Carabinieri.


Il piano sembra prevedere una base militare grande circa 70 ettari. All’interno dell’area considerata vi è una base radar italo-statunitense abbandonata che verrà recuperata e ampliata oltre dieci volte tanto rispetto alle sue dimensioni attuali.


Ad oggi i comuni interessati e la Regione Toscana hanno dichiarato di non essere stati avvisati e di aver saputo della nuova base solo dopo la pubblicazione in Gazzetta. Il governo ha scavalcato le consuete procedure di autorizzazione per i progetti di questo tipo inserendo il piano in un decreto di maggio 2021, approvato nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza.


Nelle scorse settimane l’Arma dei Carabinieri aveva inviato il progetto all’ente parco per avere un parere sull’impatto ambientale. Bani, presidente dell’ente parco, ha riferito che “il parere ambientale realizzato dai tecnici è molto chiaro: in sostanza dice che l’impatto sarà devastante”. Prosegue spiegando che “siamo in un’area protetta, a rischio alluvioni, con un vincolo paesaggistico e un vincolo ambientale. È assurdo fare una nuova base qui, tra l’altro con un notevole consumo di suolo”. (Fonte: https://www.ilpost.it/2022/04/11/base-militare-coltano-pisa/). In sostanza il Governo non ha consultato gli enti locali e regionali e non ha tenuto in considerazione il parere negativo dell’ente parco.


Adesso che la questione è diventata di dominio pubblico sembra che l’Arma sia disposta a rivedere la locazione della nuova caserma se gli enti locali non sono d’accordo. Il Partito Democratico ha suggerito di costruire la base nell’area di Ospedaletto (PI), mentre Fratelli d’Italia, Forza Italia e la Lega si sono detti favorevoli ad un progetto ridotto che coinvolga solo l’area ad oggi occupata dal centro radar dismesso.

Fatte queste premesse non posso esimermi dal mettere in luce l’assurdità che sta dietro a questo progetto.


Nell’area tra Pisa e Livorno, in cui si trova Coltano, vi sono già la base militare statunitense di Camp Darby (grande 2mila ettari), il porto di Livorno con capacità nucleari, l’aeroporto militare di Pisa dove ha sede l’Aeronautica Militare 46ª Brigata Aerea, la caserma che ospita il Reggimento Logistico Folgore (PI), il centro di addestramento Paracadutistico (PI), il Centro Interforze Studi Applicazioni Militari della Marina Militare (PI), il 185º Reggimento Paracadutisti Ricognizione Acquisizione Obiettivi "Folgore" (LI), il 187° Reggimento Paracadutisti "Folgore" (LI), e la base militare della Marina Militare (LI). L’area tra Pisa e Livorno è già ad un livello estremo di militarizzazione.


Ora, direi che siamo in un’area già fortemente militarizzata che non ha bisogno di nuove caserme, basi militari, reparti speciali. È un’area che andrebbe smilitarizzata pezzo a pezzo non ulteriormente cementificata e distrutta.


Esprimendomi così potrebbe sembrare che sia solamente contraria alla costruzione della base nell’area di Coltano, ma mi oppongo in toto alla costruzione di una base militare ovunque essa sia. In Italia ci sono 29 aeroporti militari, 7 basi dell’Aeronautica Militare, 120 basi militari tra quelle NATO e Statunitensi… e questi solo alcuni dei dati a cui abbiamo accesso. Quindi: No a tutte le nuove basi militari. Il fatto che sia in un parco naturale che è per di più sottoposto al vincolo ambientale è una aggravante, ma il fulcro della questione rimane la costruzione della base.


A tutto questo possiamo aggiungerci il fatto che non si sa quali fondi verranno usati per la costruzione della nuova base, si ipotizza che possano essere impiegati i fondi del Pnrr, cioè fondi che dovrebbero essere destinati alla ripresa economica e alla transizione ecologica. In ogni caso non si sa quanti milioni di euro spenderemo, perché saranno comunque soldi tolti alla collettività, per distruggere un’area naturale cementificandola e militarizzandola.


L’Arma ha inoltre dichiarato che la nuova caserma prevede la realizzazione di impianti sportivi messi a disposizione della collettività e anche la costruzione di un centro di educazione ambientale con percorsi naturalistici, un orto botanico e un arboreto, gestiti dal distaccamento dei Carabinieri per la biodiversità. Ma quale mente contorta ha partorito l’idea di disboscare 70 ettari di parco naturale per farci un orto e un arboreto? Cosa centrano con la base militare? Servono solamente a rendere “accettabile” un progetto che non lo è assolutamente.


Lo sconforto che provo nei confronti di questa decisione del governo non è solo legata al fatto che sia l’ennesima base militare, che si metta in pericolo un’area protetta e che la decisione venga imposta. Trovo sconfortante come, ancora una volta, lo scoppio di una guerra venga usato come scusa per aumentare le spese militari (non dimentichiamoci il 2% del PIL), armarsi sempre di più e costruire nuove basi. Si ricade sempre nelle stesse logiche. L’Italia oggi non è uno Stato in guerra, non ha bisogno di aumentare le sue spese militari. Sono profondamente convinta che la pace si costruisca in tempi di pace. Quando uno Stato entra in guerra la pace fallisce, per questo bisogna adoperarsi in tutti i modi per evitare lo scoppio del conflitto. Oggi l’Italia sceglie di armarsi, sceglie di aumentare le spese militari, sceglie la guerra.


Infine, il messaggio chiaro che il Governo manda a tutti i giovani come me è che le priorità di utilizzo delle risorse pubbliche non prevedono il rispetto dei nostri diritti futuri. Oggi ci impegniamo per promuovere la pace, la transizione ecologica, per chiedere che i governi si impegnino contro il cambiamento climatico. Ci impegniamo per avere un futuro. Ma quello che la base militare di Coltano ci dice e che del nostro futuro al Governo non gliene frega un cazzo. Che la priorità sarà sempre il denaro, il potere e la guerra. Tutte cose che non permetteranno ai giovani e alle future generazioni di vivere una vita dignitosa.

 
 
 

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