I 100 secondi dell'umanità
- ildisarmantejozef
- 27 ott 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Hai mai sentito parlare dell'Orologio dell'apocalisse?

Nel 1947 gli scienziati della rivista Bulletin of the Atomic Scientists dell'Università di Chicago hanno ideato questo orologio metaforico che misura il pericolo di un'ipotetica fine del mondo a cui l'umanità è sottoposta. La mezzanotte simboleggia la fine del mondo mentre i minuti precedenti rappresentano la distanza ipotetica da tale evento.
Originariamente la mezzanotte rappresentava unicamente la guerra atomica, ma dal 2007 viene considerato qualsiasi evento che può infliggere danni irrevocabili all'umanità.
Al momento della sua creazione, l'orologio fu impostato a sette minuti dalla mezzanotte; da allora, le lancette sono state spostate 22 volte. La massima vicinanza alla mezzanotte è stata raggiunta nel 2020, con appena 100 secondi. Precedentemente la distanza minima era stata due minuti, raggiunta due volte: una tra il 1953 e il 1960 e una nel 2018; la massima lontananza è stata di 17 minuti, tra il 1991 e il 1995.
Perché oggi siamo così vicini alla mezzanotte? Possiamo individuare tre ordini di motivi, il primo riguarda la minaccia nucleare. Innanzitutto si è registrato un aumento delle spese militari a livello globale e abbiamo assistito ad un pesante riarmo che sta coinvolgendo nuove tecnologie sempre più letali. Inoltre, nel 2019 gli Stati Uniti si sono ritirati del Trattato sulle Forze Nucleari Intermedie, in vigore dal 1987. A questo si aggiunge il fallimento dei negoziati tra Stati Uniti e Corea del Nord, il difficile accordo sul nucleare iraniano e le continue tensioni tra India e Pakistan. Secondo, abbiamo assistito ad un aumento della minaccia e dell'intensità dei cambiamenti climatici a cui si unisce il mancato adempimento dell'accordo di Parigi del 2015. Infine, la risposta insufficiente alla pandemia è stata la prova della mancanza di organizzazione degli Stati e delle istituzioni nel gestire le emergenze globali. La cattiva gestione di questa grave crisi sanitaria globale è stato un campanello d'allarme che ha messo in luce come i governi siano impreparati a gestire le minacce ancora maggiori che derivano dalla guerra nucleare e dai cambiamenti climatici.
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