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I costi nucleari dell'Italia



Per comprendere quanto costi all'Italia il mantenimento delle testate statunitensi partiamo da un dato di base: l’Italia ha un budget nucleare che non è pubblico. La stima del costo del mantenimento delle testate statunitensi in Italia è di circa cento milioni di euro all’anno, considerando la gestione delle strutture, i sistemi di protezione e stoccaggio degli ordigni e la manutenzione degli aerei per il loro utilizzo. Per dare un termine di paragone questa cifra è circa quattro volte maggiore della quota che l’Italia versa all’Organizzazione Mondiale della Sanità.


A questi numeri vanno aggiunti i costi sostenuti nell’acquisto dei cacciabombardieri F-35, che andranno a sostituire gli aerei Tornado attualmente utilizzati. L’Italia non ha reso noto quanti F-35 verranno assegnati alle missioni nucleari e si stima che possano essere tra i 15 e i 30 velivoli. Inoltre, la Corte dei conti ha stimato che venti F-35 costino circa 2,3 miliardi di euro. Sempre la Corte dei conti ha calcolato che mantenere gli F-35 costerà all’Italia 7,7 miliardi di euro in 30 anni. Se sommiamo i costi di produzione con quelli di mantenimento arriviamo a circa 10 miliardi di dollari (che è quattro volte il contributo italiano alle Nazioni Unite che nel 2019 è stato di 78 milioni di euro).


Oltre a queste spese, l’Italia versa alla NATO l’8,14% dei contributi indiretti che nel 2019 ammontava a circa 136 milioni di euro mentre nel 2018 è stata di 125 milioni di euro. In aggiunta ci sono contributi indiretti alla difesa comune, cioè costi sostenuti a supporto delle 59 basi americane sul territorio italiano (l’Italia è il quinto avamposto statunitense nel mondo per numero d’installazioni militari, dopo Germania, Giappone, Afghanistan e Corea del Sud). La cifra esatta di questo contributo non è pubblica.


A tutte queste spese vanno aggiunte quelle per l’addestramento dei piloti, la manutenzione delle basi e gli equipaggiamenti. “In definitiva la spesa direttamente riconducibile alla presenza di testate nucleari statunitensi sul suolo italiano ha un costo minimo di almeno 20 milioni annui ma, con tutti gli elementi coinvolti (anche per progetti straordinari di ammodernamento), potrebbe giungere anche ad essere stimata attorno ai 100 milioni di euro l’anno” come riportato nel report annuale sulle spese militari italiane per l'anno 2018, redatto da Milex.


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