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India: la Bhāratīya Saśastra Sēnāēm

In base al Trattato di Non Proliferazione, l’India non è ufficialmente uno Stato nucleare ma sappiamo che possiede un suo arsenale. Questa situazione è dovuta alla mancata firma del Trattato da parte dell’India. Dopo l’entrata in vigore del TNP gli Stati avevano due opzioni: o aderire al Trattato dichiarando che avrebbero rinunciato agli armamenti nucleari, oppure non aderire e dotarsi di un arsenale atomico “illegalmente”. L’India scelse la seconda strada. Secondo le stime del 2018, l’India possiede 130-140 testate nucleari. La sua forza militare, la Bhāratīya Saśastra Sēnāēṃ è divisa tra esercito, marina militare e aeronautica militare.

Quando l’India si è dotata dell’arma?

Nel 1974 l'India ha condotto il suo primo test nucleare sotterraneo (il cui successo fu annunciato con la frase in codice "Il Buddha sorride" perché avvenne il giorno dell'anniversario della nascita del Buddha) diventando quindi una potenza dotata di bomba atomica.


Perché l’india scelse la via del nucleare?

Il programma nucleare militare indiano si sviluppò con lo scopo di costruire una forza deterrente contro i paesi vicini considerati ostili, la Cina ed il Pakistan, oltre che per riaffermare il ruolo di potenza regionale.


Quali sono state le conseguenze per la violazione del TNP?

In seguito al primo test indiano, il primo che veniva effettuato dopo l’entrata in vigore dal TNP nel 1970 da uno Stato non aderente, la comunità internazionale non reagì. Tuttavia, quando nel maggio 1998 l’India testò la sua prima bomba all’idrogeno la reazione della comunità internazionale fu dura: con la risoluzione 1172 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite furono previste sanzioni per impedire all’India di acquistare tecnologie o materiali per il suo programma nucleare, anche per quello civile. Il regime delle sanzioni andò attenuandosi a partire dal luglio 2005, quando una serie di accordi tra Stati Uniti ed India, riaprì la collaborazione tra le due nazioni nel campo del nucleare civile. Nonostante il Dipartimento di Stato statunitense sottolineò che gli Stati Uniti non riconoscevano l'India come uno "Stato con armi nucleari", gli accordi vennero visti come un’accettazione di fatto dell’arsenale indiano.


Qual è la dottrina nucleare indiana?

Il governo indiano ha ufficialmente adottato sia la politica del "non primo uso" che la dottrina del "minimo deterrente". La prima prevedere di non utilizzare per primi le armi nucleari, mentre la seconda prevede il possesso di un numero minimo di armi nucleari che impediscano ad un avversario (principalmente il Pakistan) di iniziare un’azione militare che potrebbe minacciare gli interessi indiani. Inoltre, l'India ha firmato il PTBT (trattato che mette al bando gli esperimenti nucleari in acqua e atmosfera) ma non il CTBT (per la messa al bando totale dei test).

 
 
 

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