Internazionale Day of Neutrality
- ildisarmantejozef
- 12 dic 2022
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Il 12 dicembre è la giornata internazionale della neutralità. Ricorrenza introdotta dalle Nazioni Unite per ricordare quanto la diplomazia attiva e la neutralità debbano essere cardini della politica internazionale.

Ma cosa si intende con il termine neutralità? Uno Stato neutrale si riconosce come tale quando si astiene dal partecipare a guerre tra altri stati, mantenendo un atteggiamento di imparzialità nei confronti dei belligeranti. E' un principio fondamentale all'interno del quadro delle relazioni internazionali, come sancito dall'articolo 2 della Carta delle Nazioni Unite:
3. I Membri devono risolvere le loro controversie internazionali con mezzi pacifici, in maniera che la pace e la sicurezza internazionale, e la giustizia, non siano messe in pericolo. 4. I Membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza, sia contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Unite.
Il principio di neutralità concorre alla costruzione di un clima di fiducia e cooperazione, tramite la diplomazia preventiva.
Quali sono i paesi che si sono dichiarati neutrali? Lo Stato che storicamente incarna il principio di neutralità è la Svizzera, ma non è l'unica. In Europa anche Austria, Irlanda, Malta e Moldavia si dichiarano neutrali. Prima del conflitto in Ucraina anche Finlandia e Svezia assumevano questa posizione, ma la volontà di aderire alla NATO le ha fatto rinunciare allo status neutrale. Al di fuori dell’Europa, sono neutrali Messico, Costa Rica, Panama, Giappone, Mongolia, Singapore, Turkmenistan, Uzbekistan e Ruanda. Curioso il caso del Costa Rica che ha abolito le forze armate alla fine degli Anni ‘40.
Lo status di paese neutrale può essere assunto in maniera permanente o temporanea. Nel primo caso lo Stato dichiara la propria estraneità relativamente a qualsiasi conflitto possa insorgere nella comunità internazionale.
Perché è importante la via della neutralità? Negli ultimi decenni gli Stati hanno seguito due politiche davanti ai conflitti: intervenire per salvaguardare i civili o non intervenire in nome del principio di non ingerenza. La neutralità rappresenta una terza via che non costringe a scegliere tra entrare in guerra o non intervenire del tutto. Questa altra scelta è la neutralità attiva: rinunciare ad una politica di potenza, alla guerra, al commercio di armi, alle alleanze militari senza però rinunciare alla costruzione della pace (in questo senso "attiva") usando la diplomazia e il dialogo per prevenire e risolvere le controversi internazionali.
Oggi uno Stato come l'Italia per poter essere neutrale dovrebbe recidere il legame Atlantico e dichiarare la sua neutralità militare all'interno dell'Unione Europea. Una prospettiva auspicabile per chi, come me, crede nella costruzione di un mondo più pacifico tramite il dialogo e la diplomazia, ma che sembra lontana dalla volontà del governo, attuale e precedenti.
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