Sono 275 giorni di guerra in Ucraina
- ildisarmantejozef
- 26 nov 2022
- Tempo di lettura: 2 min

Sono passati 275 dal giorno in cui la Russia ha invaso l'Ucraina. Tra 90 giorni sarà un anno di conflitto.
Mi sono quindi interrogata su quali siano, secondo me, le priorità in questo momento e per il prossimo futuro.
Innanzitutto, credo sia fondamentale mantenere aperto il dialogo con la Russia, ma in modo serio e costruttivo, con l'obiettivo di arrivare veramente ad un cessate il fuoco. L'Ucraina e la Russia hanno dimostrato di non essere in grado di negoziare da sole, serve quindi un terzo attore che entri in gioco. Un attore che però non può essere di parte, ma deve avere il solo obiettivo di stabilire un dialogo tra le parti e mediare in maniera neutrale. La dichiarazione del Parlamento europeo di qualche giorno fa in cui la Russia viene definita Stato sostenitore del terrorismo va esattamente nella direzione opposta. Non possiamo continuare ad alimentare le tensioni con dichiarazioni di ostilità. La ricerca del dialogo è una precondizione fondamentale per arrivare al cessate il fuoco. Anche se oggi la possibilità di usare armi nucleari è bassa, il rischio è alto. L'uso di armi nucleari ha sempre conseguenze devastanti e va evitato con ogni mezzo. Le conseguenze di una guerra che coinvolge armamenti nucleari è inaccettabile, per questo abbassare le tensioni e arrivare ad un cessate il fuoco è fondamentale.
Al contempo, ritengo fondamentale che la comunità internazionale eviti la proliferazione di armi nucleari in altri Stati, prima di tutto in Bielorussia e Polonia. Entrambi questi Stati hanno manifestato la volontà di ospitare testate tattiche nucleari di Stati Uniti (Polonia) e Russia (Bielorussia). In un momento storico in cui una parte del mondo cerca di mettere al bando le armi nucleari con un nuovo trattato, il TPNW, l'altra parte non può e non deve dislocare le sue armi in giro per il globo. Anche il Giappone e la Corea del Nord hanno manifestato interesse nell'ospitare armamenti statunitensi. Un aumento delle armi nucleari in giro per il mondo non potrà portare in alcun modo ad un mondo più sicuro.
Infine, una delle priorità post-conflitto sarà quella di ristabilire un regime di controllo degli armamenti, frutto di anni e anni di negoziati, che oggi si sta erodendo. La comunità internazionale dovrà fare tutto quello che può per evitare che la minaccia di una guerra nucleare torni. Questo deve necessariamente passare per una diminuzione degli armamenti nucleari, l'entrata in vigore del CTBT e la progressiva universalizzazione del TPNW.
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