Testimonianze di Hibakusha - 3
- ildisarmantejozef
- 12 apr 2022
- Tempo di lettura: 4 min
Oggi vi riporto quattro testimonianze brevi. La prima è di Kunihiko Bonkohara, che aveva cinque anni nel 1945 quando Hiroshima fu bombardata, la seconda è di Shoso Hirai, che di anni ne aveva 16, e la terza di Michimasa Hirata, 9 anni. L'ultima invece è di Michio Hakariya, sopravvissuto al bombardamento di Nagasaki.
Dopo aver letto e tradotto le loro storie, l'unica cosa che posso fare è ringraziarli per il coraggio, per l'impegno, per come continuino con forza a portare avanti la loro testimonianza e ad impegnarsi perché Nagasaki sia l'ultima città nella storia ad aver conosciuto la bomba. Non mi rimane che contemplare silenziosamente le loro storie.
Kunihiko Bonkohara

"Ho vissuto il bombardamento atomico quando vivevo a Funairi, Hiroshima, a circa 2 chilometri dall'ipocentro. All'epoca avevo cinque anni. Eravamo una famiglia di sei persone. Mio fratello maggiore e mia sorella erano studenti di scuola elementare ed erano stati evacuati. Un'altra sorella maggiore e mia madre erano state mobilitate per lavorare e quindi erano andate nel centro di Hiroshima. Solo io e mio padre eravamo a casa in quel momento. Quando è stata sganciata la bomba atomica, al momento della luce intensa, mio padre mi ha spinto sotto una scrivania e si è messo sopra di me per proteggermi. Mio padre fu spazzato via dall'esplosione e il suo corpo fu trafitto da schegge di vetro e macerie di legno. Per fortuna l'edificio vicino a casa nostra era una fabbrica di mattoni e così la nostra casa non bruciò. Mio padre andò in un fiume vicino per lavare il suo corpo, e quando tornò a casa la pioggia nera cominciò a cadere. La città era piena di persone orribilmente bruciate.
Il mio corpo si coprì di macchie, e quando ero al quarto anno di scuola elementare fui colpito da una malattia ai polmoni. Dopo di che, in qualche modo mi sono ripreso e dopo aver lasciato la scuola superiore mi sono unito al corpo giovanile di sviluppo dell'industria edile. Quando avevo 20 anni, ho lasciato casa e ho viaggiato in nave per emigrare in Brasile. A mio padre fu diagnosticato un cancro allo stomaco e a mia madre un cancro al seno, e morirono entrambi. Poiché ero in Brasile, non ho potuto rivederli.
Al momento sto aiutando a sostenere le procedure per l'assistenza medica e le cure per gli Hibakusha che vivono in America Latina. Inoltre, porto testimonianze nelle scuole in Brasile e sono stato invitato anche a Hiroshima e Nagasaki per testimoniare.
Shoso Hirai

Shoso Hirai fu esposto alla bomba atomica a Hiroshima quando aveva 16 anni. Era nato il 20 luglio 1929. Il signor Hirai fu esposto alla bomba atomica a casa di un suo amico, a 4 chilometri dall'epicentro, mentre andava in una fabbrica di munizioni come studente mobilitato. Il giorno seguente entrò nel centro della città per cercare suo padre che era andato a lavorare e suo fratello minore, anche lui studente mobilitato. Ha trovato solo le ossa di suo padre e suo fratello minore è ancora disperso.
Ora partecipa attivamente come volontario della pace per guidare le persone intorno al Museo della Pace di Hiroshima e al Parco della Memoria della Pace. È attivo nell'Associazione dei cittadini per il sostegno alle vittime sudcoreane della bomba atomica e con gli interpreti di Hiroshima per la pace.
Michimasa Hirata

"Il 6 agosto 1945 è un giorno speciale per me, come se fosse il mio secondo compleanno. Quel giorno, all'età di nove anni, sono stato colpito da una bomba atomica nel soggiorno della mia casa situata a circa 1,2 miglia dall'epicentro di Hiroshima. All'improvviso un flash brillante colpì sopra la mia testa. Cambiò completamente la città di Hiroshima. La scena che si è sviluppata dopo è stata al di là di ogni descrizione e proprio come un inferno sulla terra.
Durante il primo periodo dopo il bombardamento, la maggior parte degli Hibakusha nascondeva la propria esperienza di bombardamento per paura della discriminazione. Anche io tacevo con sentimenti di disagio perché il mio pensiero andava alle mortificanti vittime della bomba atomica di quel giorno. A volte l'intensa pressione del lavoro mi faceva dimenticare quel giorno.
Circa 30 anni fa, mi è capitato di vedere un mio amico in televisione tra i partecipanti alla marcia per l'abolizione del nucleare. Questo avvenimento mi ha spronato ad unirmi al movimento per l'abolizione del nucleare. Da allora, facendo riferimento alla mia esperienza del bombardamento di quel giorno, ho spiegato che le armi nucleari sono armi inumane e indiscriminate, molto diverse dalle armi ordinarie. Dedico la mia vita e il mio tempo a fare appello per l'abolizione del nucleare a coloro che non conoscono la bomba atomica, specialmente alle giovani generazioni".
Michio Hakariya

Il signor Hakariya era nella sua casa situata a 3,8 km dall'ipocentro quando ha avvertito il bagliore e l'esplosione della bomba. Si è rifugiato in un rifugio antiaereo nelle vicinanze e ha evitato un'ulteriore esposizione alle radiazioni. Dopo la guerra ha insegnato nelle scuole superiori per 36 anni. La partecipazione al 2nd Peace Boat Hibakusha Project nell'autunno 2009 è stato il punto di partenza per iniziare a raccontare la sua storia. Il signor Hakariya si è unito alla Nagasaki Foundation for the Promotion of Peace per dare la sua testimonianza, e continua a parlare della vera natura delle armi nucleari ai giovani, viaggiando egli stesso nel sud-est asiatico e in tutto il mondo per farlo.
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